Elezioni politiche in Italia del 1919

Elezioni politiche in Italia del 1919
StatoBandiera dell'Italia Italia
Data16 novembre
LegislaturaXXV
AssembleaCamera dei deputati
Legge elettoraleProporzionale
Affluenza56,58% (Diminuzione 3,83%)
Liste PSI PPI Liste concordate
Voti 1 834 792
32,28%
1 167 354
20,53%
904 195
15,91%
Seggi
156 / 508
100 / 508
96 / 508
Differenza % Aumento 14,66% nuovo partito% nuovo partito%
Differenza seggi Aumento 104 nuovo partito nuovo partito
Governi
Nitti I (1919-20)
Nitti II (1920)
Giolitti V (1920-21)

Le elezioni politiche in Italia del 1919 si sono svolte il 16 novembre 1919. Furono le prime elezioni in Italia a fare uso di una legge elettorale proporzionale (n. 1401 del 15 agosto 1919). Le elezioni - anche a causa del forte ampliamento del diritto di voto in favore di tutti i cittadini maschi maggiorenni (analfabeti inclusi) e, tra i minori, tutti coloro che avevano combattuto in guerra - segnarono la fine dell’egemonia parlamentare del liberalismo e l’affermazione del Partito socialista e del Partito popolare. Una delle conseguenze di questa nuova legge elettorale fu una rapida successione di governi deboli, privi di solida base nel Parlamento e nel Paese[1]. Sono inoltre le prime elezioni in cui si introducono i simboli di partito nella scheda elettorale, per aiutare gli elettori analfabeti a poter esprimere la propria volontà con una "X" da apporre sopra il simbolo scelto.

  1. ^ fascismo, in Dizionario di storia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010. URL consultato il 22 agosto 2022.

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